I dettagli del verdetto arbitrale che obbliga la Juventus a pagare 9,7 milioni di euro a Cristiano Ronaldo per compensi non versati.
La Juventus Football Club S.p.A. si trova di fronte a una sconfitta legale significativa, avendo ricevuto l’ordine da un collegio arbitrale di pagare a Cristiano Ronaldo la somma di 9,774,166,66 euro. Come stabilito dai giudici, questo importo rappresenta i compensi non pagati al calciatore portoghese, netti di tasse e contributi, che avrebbe dovuto ricevere dalla società bianconera.
I dettagli del contenzioso tra Cristiano Ronaldo e la Juventus
Il contenzioso ha origine dalle cosiddette manovre di stipendio, pratiche adottate dalla Juventus durante la stagione sportiva 2020-21, intese a differire alcune mensilità dovute a Ronaldo. Che tuttavia non sono state successivamente onorate. Ronaldo ha portato avanti la sua causa affidandosi a un team di avvocati, ottenendo un risultato che impone ora alla Juventus un onere finanziario pesante. Specialmente considerato che il club non aveva previsto alcuna riserva per questo rischio nei bilanci precedenti.
La decisione degli arbitri
La decisione del collegio arbitrale è stata presa a maggioranza, con il dissenso dell’arbitro Roberto Sacchi. Il verdetto riconosce la validità di un accordo di riduzione salariale precedentemente stabilito con Ronaldo. Ma accoglie parzialmente le richieste dell’ex giocatore riguardo alla responsabilità precontrattuale della Juventus. Condannandola al pagamento dell’importo citato. La società, in una nota rilasciata in tarda serata, ha espresso il proprio disappunto e ha annunciato l’intenzione di valutare ulteriori azioni legali per tutelare i propri diritti.
La Juventus dovrà affrontare non solo le conseguenze economiche dirette del pagamento dovuto a Ronaldo, ma anche l’impatto di questa sentenza sul proprio bilancio e immagine pubblica. La società ha già anticipato che si muoverà per tutelarsi contro gli esiti di questo lodo. Che rischia di influenzare significativamente la sua strategia finanziaria e legale nei mesi a venire.
